CORSO FAD ECM GRATIS: Applicazioni cliniche della Psicoterapia Sensomotoria. Attribuiti 10 crediti ECM a TUTTE LE PROFESSIONI. Attivo dal 03/03/2023 al 02/03/2024.
La psicoterapia sensomotoria è una terapia della ”parola” orientata al corpo.
La psicoterapia sensomotoria riprende la teoria di P. Janet, in particolare il concetto di completamento dell’azione troncata, nasce negli anni ’80 da Pat Ogden, Ph.D. e trova le sue origini nell’Hakomi Terapy e nel lavoro di Ron Kurz, nel tempo è arricchita dai contributi dei campi dell’attaccamento, psicodinamici, delle neuroscienze come la teoria polivagale e il modello della dissociazione strutturale.
Unisce approcci cognitivi ed emotivi, dialogo verbale e interventi fisici che affrontano direttamente i ricordi impliciti e gli effetti neurobiologici del trauma.
È una psicoterapia bottom up, utilizza l’esperienza corporea come punto di accesso primario nella terapia del trauma e mette in luce come gli eventi o la “storia” influenzano il corpo (Pat Ogden, 2002, Janina Fisher, 2003); agisce direttamente sul corpo, sulle emozioni, sulle rappresentazioni somatiche di quelle emozioni, psicofisiologiche e comportamentali basandosi sul naturale processo di autoguarigione della mente, attraverso un intervento sotto corticale apporta un cambiamento anche nei centri superiori della corteccia.
Quando c’è un trauma ci sono delle memorie emotive, delle rappresentazioni somatiche di queste emozioni, dei comportamenti – risposte di difesa con conseguente attivazione psicofisiologica e psiconeuroendocrinaimmunologica e ci sono delle componenti motorie legate a quella risposta di difesa che diventano memorie procedurali.
Questo è uno degli aspetti importanti della psicoterapia sensomotoria la quale agisce su queste memorie procedurali che sono a tutti gli effetti delle memorie implicite anche se sono del passato e che si manifestano nel momento presente.
Il terapeuta nota queste memorie procedurali e le porta all’attenzione consapevole del paziente e con procedure specifiche lo aiuta ad arrivare al completamento dell’azione troncata, quindi “all’atto di trionfo”.
La psicoterapia sensomotoria si integra efficacemente con altri modelli ed approcci terapeutici.
Obiettivi
Il workshop di 8 ore intende fornire conoscenze utili a comprendere come:
- stabilire sicurezza e stabilizzazione per il paziente dentro e fuori la sessione
- lavorare con l’esperienza modulando il Sistema Nervoso Autonomo
- aiutare il paziente a sviluppare la capacità di lavorare bottom up
- sviluppare un vocabolario somatico e identificare gli indicatori somatici dell’esperienza
- comprendere la propria neurocezione
- utilizzare la mindfulness per aumentare la consapevolezza della relazione tra i tuoi elementi fondanti e la neurocezione di sicurezza, di pericolo o di minaccia grave
- l’arousal fluttua naturalmente durante il giorno, a seconda dello stato interno e di ciò che succede intorno
- riconoscere un innesco (trigger) che attiva e/o diminuisce l’arousal
- identificare cosa lo riporta in una zona ottimale
- offrire risorse al paziente quando è sopraffatto, dissociato o bloccato
- usare “interventi integrativi somatici” quando quelli cognitivi o di altro tipo non sono efficaci
PROGRAMMA
Esther Perez: “La psicoterapia sensomotoria come qualcosa di più di una tecnica, un modo di ESSERE con noi stessi e con gli altri che promuove la guarigione e il cambiamento“
Questo approccio ci offre un cambiamento di paradigma rispetto alla maggior parte dei modelli psicoterapeutici tradizionali, e non solo per il suo focus somatico. La psicoterapia sensomotoria consente ai clinici di sviluppare un modo di stare con se stessi e con i pazienti che promuove l’organicità nel processo di guarigione. Questo metodo utilizza la Mindfulness relazionale incorporata e, insieme allo sviluppo di abilità di autoregolazione somatica, i clinici possono fornire il campo neurobiologico in cui il cambiamento può avvenire per i loro pazienti.
Paolo Ricci: “Psicoterapia sensomotoria, EMDR e DBR Deep Brain Reorienting: riflessioni cliniche di integrazione“
La Psicoterapia Sensomotoria può essere considerata un grande contenitore di concetti, metodi, approcci, tecniche riunite in una visione corpo-mente unificata e unificante. Negli ultimi anni, la Psicotraumatologia ha richiamato terapeuti di vari orientamenti spinti dall’esigenza di arricchire la propria “cassetta degli attrezzi”. Un ruolo decisivo lo ha giocato e lo giocherà l’EMDR. Di recente si è aggiunto l’ancor poco conosciuto ma promettente DBR (Deep Brain Reorienting). Nasce spontanea l’esigenza di una riflessione su come questi strumenti possano integrarsi e magari potenziarsi a vicenda
Maria Silvana Patti: “Essere al sicuro, sentirsi al sicuro. Finestra di tolleranza e senso di sicurezza“
L’essere umano ha profondamente bisogno di sentirsi al sicuro. E’ questo senso di sicurezza primario, transitorio e ‘ingannevole’, che contribuisce allo sviluppo di un buon funzionamento psichico, costituendo quella ‘base sicura’ da cui possiamo partire per l’esplorazione del mondo. Alcuni eventi di vita, come i traumi, interrompono il flusso esistenziale, esitando spesso in manifestazioni psicopatologiche importanti. È per questa ragione che si afferma che il primo intervento per la cura dei traumi è quello di realizzare condizioni di sicurezza esterne e interne, a partire dalla sicurezza somatica. L’intervento, quindi, verterà proprio sul contributo della psicoterapia sensomotoria alla costruzione – importantissima e delicata – del senso di sicurezza perduto o mai effettivamente sperimentato.
Maria Vita Tonti e Alessandra Ciolfi: “La concettualizzazione del caso nella psicoterapia sensomotoria“
Nella terapia a lungo termine, gli approcci Orientati alle Fasi forniscono un’ampia mappa per gli obiettivi terapeutici dall’inizio fino alla fine della terapia. Le fasi non sono necessariamente sequenziali. Nella Psicoterapia Sensomotoria il ritmo della Fase Uno è determinato dalla capacità del paziente di tenere traccia dei propri indicatori di disregolazione, sviluppare risorse somatiche, regolarsi durante le sedute e durante la propria vita quotidiana. È importante essere flessibili quando si utilizzano le fasi come guida o strumento di valutazione e il ruolo del terapeuta è di valutare e bilanciare continuamente le aspettative della terapia con un approccio realistico rispetto la risoluzione di un passato traumatico.
Kekuni Minton: “Attaccamento, Relazione e Corpo“
L’eredità dell’attaccamento, della lotta relazionale e dell’oppressione sociale lasciano tracce durature sul corpo, sulla mente e sulle relazioni, e richiedono approcci e interventi diversi da quelli orientati al recupero dal trauma. Il relatore illustrerà come le esperienze relazionali passate possano portare a specifici modelli di postura e di movimento, oltre che di emozioni e convinzioni. Verrà fatto luce su come il corpo riflette i vari tipi di attaccamento/le storie relazionali (sicure, evitanti, ambivalenti e disorganizzate). Gli obiettivi terapeutici e le tecniche adottate per trattare le conseguenze delle ferite relazionali sono distinti da quelli utili per il trauma. Verranno infine descritti i principi della Psicoterapia Sensomotoria, i quali creano un contesto terapeutico per la guarigione e la guidano la pratica clinica
Corso FAD ECM Gratis edito da FCP
>> VAI ALLA PAGINA DI ISCRIZIONE >>
PER RESTARE INFORMATO ISCRIVITI AL CANALE TELEGRAM DI CREDITIECMGRATIS
Crediti ECM gratis per psicologi
Crediti ECM gratis per infermieri
Crediti ECM gratis per educatori professionali
Crediti ECM gratis per assistenti sanitari
Crediti ECM gratis per tecnici della riabilitazione psichiatrica